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Affido – In viaggio con “l’altra famiglia”

Una mamma affidataria racconta la straordinaria esperienza di una relazione fuori dagli schemi con “l’altra famiglia”

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“Antonella è stata in affido da noi fino alla maggiore età, anzi qualche anno in più, ed ora è una donna pienamente matura e continua a vivere l’amicizia con noi per sua libera scelta. Dopo la morte del suo papà, la mamma, suo fratello Alexander e sua sorella Sofia hanno incominciato a riferirsi più precisamente a noi che siamo stati presenti in tante circostanze. Con questa famiglia, con la quale esiste un legame veramente speciale, è inaspettatamente nato il desiderio di passare anche giornate di vacanza insieme. L’ultima occasione è stata un viaggio a Roma.

Antonella è cresciuta, come tanti ragazzi, seguendo un Padre speciale che ha testimoniato a tutti la bellezza dell’amore di Gesù nella sua umanità cambiata e affascinante: Giovanni Paolo II. Quando è stato canonizzato, non potendo partecipare alla cerimonia, è nato in noi il desiderio di recarci un giorno a pregare sulla loro tomba. Antonella era già stata a Roma ed i suoi familiari, che non erano mai stati nella città eterna, hanno accettato il nostro invito con entusiasmo.

L’attesa e i preparativi sono stati grandi coinvolgendo dettagli non consueti. Tutto era una novità, tutto era “bello”, dal viaggio sul treno ad alta velocità dai sedili così comodi e ordinati, alla stanza della pensione in cui abbiamo alloggiato, dalla ricca colazione del mattino alle meraviglie di Roma, ammirate dal bus turistico che ci ha accompagnato il primo giorno a visitare la Roma Cristiana. Erano calde giornate estive.

10258028_10152347068843550_3309893270832114436_n Il giorno più bello è stato quello passato in San Pietro. Abbiamo visitato la basilica e siamo saliti sulla cupola. L’esclamazione continua di Oriana era “Che bello, che bello! Finalmente ci siamo inginocchiati a pregare sulla tomba di San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII affidando a Gesù per mezzo loro le nostre famiglie e persone care.

Eravamo felici! Quante cose belle erano nate dall’amore di Gesù per noi! Sono stati giorni sereni e gioiosi, ricchi di piccole attenzioni reciproche, di camminate sottobraccio confidandoci piccoli o tristi segreti … di piccoli vizi, gelati fantastici, barzellette, chiacchierate intorno a un tavolo.

E poi un regalo inaspettato: sapevamo che Papa Francesco non era a Roma perché impegnato all’estero. Una sera abbiamo sentito le sirene della Polizia ed abbiamo visto la macchina con Papa Francesco che entrava in Vaticano. E’ stata una circostanza emozionante.

Questi momenti ci hanno aiutato a crescere nella stima e nell’amicizia tra di noi. Andare all’origine della nostra fede, anche fisicamente, ci aiuta sempre a riconoscere che la nostra vita, pur nella fatica di ogni giorno, è sostenuta da Gesù che ci fa compagnia ogni giorno”.

Una mamma affidataria

 

* Per il rispetto della privacy, i nomi qui indicati sono di fantasia