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seminario annuale

“Vivendo e testimoniando, nell’avvenimento l’opera”

Peschiera del Garda 14 e 15 Novembre: giornata conclusiva del seminario annuale dei responsabili dell’Associazione.
Famiglie per: la preposizione che compare nel nome dell’Associazione non è un dettaglio senza importanza. E’ un per che mette in evidenza uno scopo positivo, apre una prospettiva.

seminario annualeL’osservazione è di don Stefano Alberto, docente all’Università Cattolica di Milano, intervenuto alla giornata conclusiva del seminario annuale dei responsabili dell’Associazione: un’annotazione che è anche un angolo visuale sul lavoro che ha portato circa 350 persone a Castelnuovo del Garda dal 13 al 15 novembre. Persone che vivono l’accoglienza nelle loro case e che si educano a imparare dalla loro esperienza, piccola magari, ma che ha dentro un respiro universale.

Il seminario aveva come titolo “Vivendo e testimoniando, nell’avvenimento l’opera”, che sarà anche il filo rosso del percorso che ogni realtà locale porterà avanti nei prossimi mesi. Dopo la lezione di don Emmanuele Silanos, della Fraternità San Carlo, su “La misericordia nell’unità coniugale”, gran parte del programma è stato scandito dalle testimonianze, altrettanti squarci di vita aperti su situazioni diverse, spesso difficili, ma anche sul desiderio di riconoscerne il significato. Esperienze di adozione, affido, accoglienza di parenti anziani e malati.

Ospite del seminario anche Enrico Craighero, padre di due figli disabili dalla nascita, invitato a raccontare la sua storia, come è stato possibile per la sua famiglia confrontarsi con questa realtà e crescere insieme.

Ma il lavoro dei tre giorni ha anche cercato di offrire uno sguardo complessivo e dettagliato sui luoghi e gli strumenti generati dalla storia di Famiglie per l’Accoglienza: dal direttivo nazionale al lavoro delle reti adozione e affido, ai direttivi locali ai gruppi tematici, dalle case di accoglienza agli Amici di Giovanni , fino al rapporto con organismi associativi come la Compagnia delle Opere.“Sono gesti e strumenti che nascono sempre da qualcuno che prende sul serio quello che gli succede e fa il primo passo – dice Marco Mazzi presidente di Famiglie per l’Accoglienza – Nella nostra Associazione ci sono creatività e coralità di esperienze e di tentativi di rispondere alla realtà: quel che nasce spontaneamente richiede di essere raccolto con un lavoro sistematico. E d’altra parte, serve sistematicità per sostenere e rilanciare la libertà personale, quella che ci fa dire sì al bisogno che incontriamo”.