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Mons. Braschi: “L’amore diventa l’amore alla libertà dell’altro”

Lo scorso 5 maggio incontro e visione dell’intervento di Monsignor Francesco Braschi che  ha aiutato le famiglie presenti a cogliere il valore dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia. Letizia e Linda ci raccontano il loro stupore.

“Ho trovato particolare corrispondenza quando Braschi ha parlato della fecondità tra i coniugi come spazio vitale perché la fede dell’altro cresca. Non è solo il generare figli, ma generare qualcosa che è vita per un altro che in questo momento per me sono mio marito, nostro figlio affidatario, ma anche i ragazzi delle superiori che seguo e alcune situazioni di dolore che il Signore mi ha messo vicino”. Letizia

“L’esperienza del perdono, la sfida dell’educazione dei figli, la possibilità di guardare il fallimento come un’opportunità di cammino: sono tanti i passaggi dell’intervento di Mons Braschi che mi hanno colpita. Sono arrivati dritti al cuore; un’occasione per guardare con gratitudine il mio matrimonio e la nascita di mio figlio. Sono tornata a casa piena di gioia perché avevo sentito parole di verità su di me. Una più di tutte in particolare: il destino che lega marito e moglie nel sacramento come una cosa sola, così che ‘potranno farne di tutti i colori ma quando saranno davanti a Cristo – diceva Braschi – non potranno non riguardare insieme il loro destino’. Questa è una cosa sconvolgente.

Davvero a volte non riusciamo nemmeno a immaginare la misericordia dello sguardo di Dio per noi. ‘Anche il fallimento, nel percorso cristiano, diventa un invito a crescere nella fede’. Che bello potersene ricordare nelle giornate più difficili e buie. In famiglia, con gli amici, davanti ai figli che possono fare altre scelte rispetto a quello che avremmo voluto. E proprio su questo, un altro passaggio che mi è rimasto nella mente: “c’è un punto – continuava Braschi citando l’Amoris Laetitia – in cui l’amore tra marito e moglie diventa uno spazio di sana autonomia, quando scopre che l’altro non è suo… così che l’amore diventa l’amore alla libertà dell’altro”.
Linda