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“Il miracolo dell’ospitalità” a Barbara (An): incontro ricco di emozioni

Presentazione del libro “Il miracolo dell’ospitalità”  tenutosi a  Barbara (AN) il 24 novembre 2017

L’incontro, che si è tenuto il 24 novembre, promosso dall’associazione “Le Barbamamme” e con il patrocinio del Comune di Barbara, un piccolo centro della provincia di Ancona, è stato un “miracolo” per la partecipazione di tanta gente e di tanti giovani in particolare.

Il libro è stato presentato da Federico Fuligni, del direttivo regionale di Famiglie per l’Accoglienza, e ha visto la testimonianza del “suo figlio affidato” e di Daniela, una mamma che alcuni anni fa ha  iniziato l’esperienza dell’affido di un ragazzo ivoriano, che ora, universitario, ha sempre come riferimento la sua famiglia. Dopo l’incontro Federico ha raccontato cosa è stato per lui stare di fronte al libro e presentarlo.

Federico racconta: “Nel Luglio scorso ho chiesto all’ associazione le ‘Barbamamme’ di Barbara di poter presentare Il miracolo dell’ospitalità in autunno.  Durante le ferie estive ho riletto il libro, per prepararmi, in vista di un riscontro positivo; non avrei voluto fare brutta figura in quel gesto da me proposto, sono una persona emotiva e ansiosa che per lavoro fa tutt’altro. Nel mese di settembre mi hanno comunicato che la proposta era stata accettata e nel mese di novembre avrebbe avuto luogo la presentazione.

Quindi rileggevo il libro, cercando i punti da evidenziare per suscitare curiosità e desiderio di leggerlo e anche con la pretesa di renderlo il più chiaro possibile. Leggendolo e meditandolo ho capito che Il miracolo dell’ospitalità era soprattutto per me, ribadire i motivi che anni fa mi avevano fatto dire sì ad una proposta di affido e vivere con più intensità e verità la mia condizione di marito e padre. Così sono arrivato alla presentazione relativamente calmo, sicuro di non dover dimostrare niente, ma portare semplicemente la mia esperienza.

La sera dell’incontro, nella sala messa a disposizione dal Comune di Barbara, c’era il sindaco e molte persone fra genitori e ragazzi. Dopo una breve presentazione ho testimoniato la mia esperienza di padre affidatario a cui sono seguite le testimonianze del ragazzo che ho avuto in affido, molto impegnativo, e che dal 2014 non viveva più con noi e di cui non avevo voluto sapere ciò che avrebbe detto. E poi di una famiglia che aveva accolto in affido, per circa tre anni, un migrante della Costa D’Avorio.

Alla fine silenzio, poi un breve saluto del sindaco e una sola domanda. Il silenzio era dovuto alla commozione che la serata aveva suscitato, testimoniata dai ringraziamenti ricevuti da molti presenti per la bellezza di quell’incontro, alcuni anche con gli occhi rossi.