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Cosa accade incontrando la disabilità. Appunti dall’incontro del 30.10

Al convegno del 30 ottobre organizzato da “Amici del Piccolo Principe – Aria nuova” in collaborazione con Famiglie per l’Accoglienza Marche, sono intervenuti Maria Cristina Fuoli (Direttrice della Cooperativa Sociale Grazie alla vita), MariaGrazia Ghinassi (Genitore), Paolo Mannucci (Dirigente del servizio politiche sociali e sport della Regione Marche).

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La riflessione emersa dal convegno apre una pista di lavoro che accompagnerà le famiglie durante l’anno, perché l’accoglienza diventi un lavoro personale, dei genitori, di tutta la famiglia, un lavoro tutto da fare per cui niente è scontato.

Maria Cristina Fuoli partendo dalla sua esperienza ha raccontato che “L’accoglienza è la dimensione quotidiana del lavoro, nel rispetto della libertà dell’altro, e apertura al dialogo per un rapporto educativo, che non fa possedere l’altro e lo rispetta perché unico”.

Immagine3Maria Grazia Ghinassi, mamma di una bambina “super” di tre anni e mezzo, ha parlato dell’esperienza di “Bene vissuto in famiglia con la bambina. Le condizioni fisiche e i tanti interventi chirurgici hanno fatto sorgere domande che abbiamo messo posto nelle mani di Dio. Lui, nel tempo, aiuta a capire che aiutare l’altro fin nella carne non è senza sacrificio e così ci siamo chiesti tante volte Perché anche questo dolore?“.

Pur in questo cammino di fatica è stato per tutti visibile come per Maria Grazia la compagnia degli amici e il chiedere aiuto abbiano reso possibile il non ripiegarsi esclusivamente sul sacrificio.

Il Dott. Mannucci ha raccontato come nelle Marche l’accoglienza nelle strutture e nei servizi educativi si è evoluta seguendo la normativa Nazionale e Regionale.

Immagine2 Dopo aver seguito con attenzione tutto il convegno è intervenuto Sua Eccellenza Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona Osimo, che ha rivolto la sua riflessione sulla “Bellezza non astratta, anche se irrituale, dei ragazzi disabili, per il Mistero che ognuno che ognuno di loro e di noi porta addosso nascendo. La bellezza non c’è bisogno di cercarla nelle stelle, ma basta abbassare lo sguardo e guardare questi ragazzi”.