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spiaggia di bibbona

Al mare insieme, qualcosa di più di una vacanza

Un gruppo di famiglie dell’Associazione in Toscana ha passato qualche giorno insieme ai primi di giugno: una grande esperienza di amicizia e condivisione. Il racconto di Stefania.

spiaggia di bibbona L’idea di fare, per la prima volta, una mini vacanza al mare a Marina di Bibbona è nata dalla voglia di stare insieme in un modo un po’ diverso dalle giornate di convivenza che si fanno durante l’anno e soprattutto in pieno relax, senza la solita preoccupazione che assale il gruppo delle ‘Sante Marte’ (sono state ribattezzate così le amiche che si occupano degli aspetti logistici) di dover organizzare e predisporre vivande, bevande e tutto il resto.

In un primo momento l’invito è stato rivolto alla cerchia del Direttivo, per poi allargarsi pian piano ad un numero sempre maggiore di famiglie che frequentano l’Associazione, in un passaparola quasi contagioso. Insomma, alla fine i partecipanti sono stati oltre 50 tra grandi e piccoli!

I tre giorni passati al mare sono stati fantastici: complice senz’altro il tempo inaspettatamente splendido, ma non solo. Oltre alla bellezza del mare e dei  luoghi (come dimenticare, nel buio della pineta, le lucciole!), si è palesata davanti agli occhi una bellezza diversa ma altrettanto tangibile: un giorno a pranzo mi sono ritrovata assorta e commossa ad osservare i commensali attorno a me. Tutti più che noti, direi familiari, ma che mi sono ritrovata io a guardare con uno sguardo nuovo… Quanta vita, quanta bellezza, quanto Mistero in quei volti! E quanto bene, quanta amicizia tra di noi! Penso ad esempio anche a coloro che, solo per due ore o per un giorno, sono voluti passare a trovarci per stare insieme a pranzo o anche solo due chiacchiere sotto l’ombrellone.

E’ stato poi bellissimo poter condividere momenti di preghiera comune, con la recita delle Lodi mattutine in mezzo alla pineta o la partecipazione alla S. Messa, mentre gli altri ospiti della struttura che ci accoglieva passavano e ci guardavano stupiti e con rispetto e pudore si facevano il segno della croce. E’ stata veramente una Grazia poter essere lì.

E l’anno prossimo…replichiamo!

Stefania