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Una pizza con Don Guido Zendron, per riguardare la bellezza di una storia che va avanti

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Un giro di tavolo per ricordare le prime esperienze di accoglienza fatte dalle nostre famiglie e, via via come per contagio, arrivare ai giorni nostri nell’incontro di nuove persone e famiglie che si sono aperte, per un fascino visto e desiderato, alle esperienze più diverse dell’accoglienza.

Da bambini con difficili patologie a genitori anziani necessitanti di molte attenzioni e assistenza, da figli ormai grandi, ma non per questo non bisognosi di attenzione, a bambini di famiglie in difficoltà anch’esse bisognose di essere riguardate non a partire dal loro limite.

Abbiamo sentito una grande paternità e vicinanza di don Guido insieme allo stupore di essere guardati come paradigma dell’esperienza di apertura che anche un Vescovo deve avere riguardo ai propri seminaristi e sacerdoti, proprio come ogni famiglia vive nell’esperienza dei propri figli.

“Le vostre famiglie sono importanti perché accogliendo l’altro per quello che è testimoniano a tutti il valore di ciascuno”.

Nell’anno della misericordia ci ha infine richiamato a riconoscere e vivere tutti i particolari della nostra vita come opere di misericordia.

Ci siamo sentiti confortati e rilanciati da questo sguardo di stima alle nostre esperienze di accoglienza che ci aiuta a rimetterci in gioco davanti alle tante provocazioni della realtà.