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Il Pellegrinaggio del Friuli al Santuario della Madonna Missionaria

due pensieri raccolti al volo

La giornata è grigia, piove senza sosta, rannicchiati sotto gli ombrelli cerchiamo di ripararci alla meglio sotto i grandi castagni che sorgono in un angolo del piazzale.
  Peccato, il luogo è suggestivo, siamo sotto le mura dell’antico castello medioevale di Tricesimo (XIII secolo),immersi nel verde del bosco, di fronte a noi la chiesa, il Santuario della Madonna Missionaria.
  Recitiamo il Rosario nel silenzio del luogo,rotto solo dal tamburellare della pioggia sulle foglie e sugli ombrelli. Gli unici due o tre bambini presenti sono silenziosi, avvolti nelle loro colorate mantelle anti pioggia.
  La pioggia non molla un istante, entriamo in chiesa per la Messa; “finalmente all’asciutto” penso. Il tempo di sedermi al banco, prendere in mano il foglietto de “la Domenica” e guardarmi intorno, incuriosito da questa chiesa, e tre cose mi colpiscono.
  Dal foglietto scopro che oggi è il giorno della Beata Vergine Maria della mercede: chi più di noi ha bisogno di “aiuto”?.
  Alla mia destra una cappella sul cui altare e sopra di noi troneggia un moderno mosaico raffigurante “la Sacra Famiglia”: un segno?
  A lato dell’altare un cartello recita così:”Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’avevo detta”. Penso a quanta pioggia oggi ha irrigato la nostra terra, guardo i volti degli amici che sono qui per chiedere alla Madonna che ci introduca nel Mistero, che è il senso delle nostre giornate, donandoci il gusto di una vita nuova e mi sento grato per tutti questi “segni” che ci illuminano la strada.
Buon cammino.
ciao
Paolo