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Introdurre i figli alla realtà. Anche nei social media

Figli on line, genitori off line: dove incontrarsi? Questo il titolo dell’incontro svoltosi a Genova il 18 gennaio. I nostri figli, internet, i giochi e i social media: un tema davvero “caldo” per i tanti genitori e insegnanti presenti.

Era piena la sala di Villa Ronco, riconoscevo tanti genitori (mamme e papà insieme, cosa che accade di rado) e diversi insegnanti o educatori. Davvero un argomento scottante, quello trattato con grande competenza dalla dott.ssa Simona Sarti, autrice recentemente di un bel libro sull’accoglienza in famiglia, ma questa volta invitata a parlare di dipendenza da internet e giochi, di quella fetta sempre più grande della vita dei nostri figli dalla quale ci sentiamo esclusi, e che ci fa un po’ paura.

Figli on line, genitori off lineEsperta in ritiro sociale e cyberbullismo, la Sarti porta al pubblico molti esempi di quella distanza genitori-figli che però, ci ha assicurato, si può iniziare a colmare: cominciando a conoscere ciò che interessa i ragazzi e catalizza la loro attenzione, condividendo, comprendendo invece di alzare un muro. Il tutto senza rinunciare alle regole familiari , agli orari e ai tempi da decidere insieme.

Gesti semplici, uno sguardo a “cosa sia quel gioco “che li attrae tanto, un dialogo sull’uso del cellulare e dei social, magari facendo qualcosa insieme, l’uso positivo di una chat familiare che ci restituisca il gusto di condividere immagini frasi e momenti…e poi un’apertura a un mondo giovanile che cambia.

“Non saremo mai in grado, noi adulti, di eguagliare la “ompetenza tecnologica”dei figli, ma abbiamo ancora il nostro ruolo di educatori”- assicura la relatrice – “cioè di uomini che li introducano ad un giudizio sulla realtà, anche quella dei giochi e dei mezzi che utilizzano meccanicamente, velocemente, permettendo loro di rialzare lo sguardo, dando un significato”.

Laura, Genova