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Maratona di solidarietà nel Veneto

Famiglie per l’Accoglienza è stata selezionata tra le cinque associazioni di volontariato venete beneficiarie di una grande mobilitazione promossa da tre quotidiani – L’Arena di Verona, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi – del Gruppo Athesis, che si è svolta tra il 25 novembre e l’8 dicembre.

Il gruppo editoriale, sotto la sigla “VVB (cioè Verona, Vicenza, Brescia) per la vita”, ha lanciato una raccolta fondi tra i lettori delle testate, ma ha anche partecipato direttamente attraverso la propria concessionaria di pubblicità. Publiadige ha devoluto il 30% dell’incasso delle inserzioni acquistate dai clienti che hanno aderito all’iniziativa nel periodo: le aziende che hanno scelto di fare pubblicità durante la maratona, sono state contrassegnate come sostenitrici con il logo ufficiale del progetto.

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La pagina di lancio della campagna su L’Arena

Nei quindici giorni della maratona, i giornali hanno dedicato ampio spazio all’iniziativa e ai destinatari del sostegno, affiancati da TeleArena, l’emittente tv del Gruppo, sulla quale è andata in onda la serata conclusiva di VVB per la vita. Da sottolineare, perciò, che il risultato della campagna di solidarietà non è stata solo la raccolta fondi, ma anche la promozione delle realtà segnalate, che sono state per l’occasione presentate al pubblico con grande risalto.

Una bella possibilità per farsi conoscere, insomma, soprattutto per una realtà come Famiglie per l’Accoglienza, che lavora quasi sempre al di sotto dei “radar” mediatici. Un ampio servizio di tre pagine è uscito su L’Arena del 28 novembre 2019, raccontando in dettaglio l’esperienza delle famiglie dell’Associazione del Veneto e della casa famiglia San Benedetto. Le altre associazioni che hanno partecipato a “VVB per la vita” erano AIRC, l’associazione italiana per la lotta al cancro, Alzheimer Italia Verona onlus, che dà sostegno alle persone affette dal morbo di Alzheimer e ai loro familiari, “Amici senza barriere”, che segue un gruppo di disabili facendoli sentire amati come in una grande famiglia, Sinergia onlus che sostiene un complesso progetto sociale in Perù a favore dei bambini di strada. Le cinque realtà sono state scelte per la maratona benefica sulla base del marchio “Merita Fiducia”, un contrassegno etico per le associazioni di volontariato veronesi, ideato dal Centro di servizi per il volontariato 10 anni fa. E’ basato su un sistema valutativo biennale, che si riferisce a modelli internazionali e garantisce, tra l’altro, la trasparenza e la tracciabilità delle donazioni.

«Essere scelti per la campagna di solidarietà è certamente il frutto di una paziente presenza sul territorio implementata in questi anni e del lavoro per ottenere e mantenere il marchio Merita Fiducia – spiega Gimmi Garbujo, presidente regionale dell’associazione –. Nel 2014 Famiglie per l’Accoglienza Regione Veneto ha aderito al percorso previsto per ottenere questo marchio etico.È un iter valutativo orientato ad analizzare la dimensione organizzativa e gestionale dell’associazione, favorendo la propria crescita interna e la condivisione di buone prassi nel campo della rendicontazione, della comunicazione sociale e della raccolta fondi. Ad oggi solo una trentina di associazioni, su oltre 400 iscritte al CSV Verona, sono in possesso del marchio che viene rinnovato ogni due anni».

Il Gruppo editoriale Athesis, inoltre, per garantire la corretta gestione delle donazioni raccolte ha stretto una collaborazione con la Fondazione della Comunità Veronese tramite la quale si svolgerà l’erogazione dei fondi alle associazioni e la verifica del loro effettivo utilizzo.

«Perché riproporre il tema della solidarietà? Ebbene, nella nostra provincia, fortunatamente, il benessere è diffuso – ha scritto il direttore dell’Arena, Maurizio Cattaneo, lanciando l’iniziativa, giunta nel 2019 alla seconda edizione –. Ma la situazione non è molto cambiata rispetto a dodici mesi fa: accanto a noi c’è chi soffre. E dunque un giornale come il nostro, che non è solo un contenitore di notizie ma da oltre 150 anni è vicino alla propria gente, non può non occuparsi di chi è meno fortunato».