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Meno per meno più

Domenica 24 novembre 2019, a Verona presso il teatro parrocchiale San Domenico Savio, si è tenuto un incontro di Famiglie per l’Accoglienza Veneto con la neuropsichiatra infantile Adele Tellarini dal titolo “Siamo noi per te? Un cammino di riconoscimento reciproco”. Alcuni appunti.

La domanda di riconoscimento da parte di alcuni genitori nei confronti dei figli accolti è una domanda assolutamente lecita, ma la stessa domanda viene fuori anche dai figli accolti. Questa domanda è una provocazione continua a fare un lavoro su di sé. E’ un cammino. E’ un lavoro sul loro limite e sul tuo limite. Il limite rischia e può diventare anche obiezione, ma il tuo limite invece è una risorsa straordinaria per stare di fronte al suo limite. Si potrebbe sintetizzare nell’espressione matematica “meno per meno più”, perché due limite insieme, insieme diventano una risorsa.

La coscienza del limite è una grande opportunità perchè se io sono consapevole che sono un poveraccio, mi rendo conto che sono come lui e guardo più simpatia e umanità l’altro. Di fronte alle ferite dei nostri figli accolti, di fronte al loro riversarci addosso tutto il loro apparente odio, la famiglia accogliente deve fare il “cestino della spazzatura”. Non è facile fare il “cestino della spazzatura” e a volte ci sono cestini più pesanti o più leggeri, ma ogni genitore fa un po’ il cestino.

Dobbiamo chiederci: “Cosa mi sta chiedendo?”. E’ normale voler essere riconosciuti, ma il vero riconoscimento è il mio. E’ solo questo che permette di reggere un tempo che non è il mio. La famiglia non esaurisce il bisogno di questi ragazzi. Non può esaurire la risposta. Il buon Dio ha in mano il loro destino e noi siamo un pezzetto di quel destino. Siamo potenti nel bene, ma non esauriamo il loro bisogno.