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“Eppure stavo davanti alla loro gioia e non potevo che esserne felice anch’io”

“L’accoglienza di un bimbo è qualcosa di meraviglioso che invade ogni angolo nascosto della tua persona e illumina, come il sole fa vedere le cose. Un grande dono, dentro le fatiche della quotidianità”. Un’amica racconta la sua esperienza di affido.

Passano gli anni e mi ritrovo in tutto e per tutto ad essere mamma che fa crescere, che cura, che aiuta, che insegna tutto ciò che un bimbo ha bisogno, come per gli altri tre figli naturali.

In questi ultimi mesi, sono accaduti grandi avvenimenti inaspettati e imprevedibili per come era nato l’affido. Progressivamente è aumentata la durata delle visite da parte del papà di origine, due ore, poi cinque, poi dieci, fino ad arrivare a trascorrere due giorni. Durante questi mesi di cambiamento mi ripetevo che Dio dona e compie, ma prevaleva in me la fatica del distacco, il pensiero di lasciarlo andare…

I miei amici, la preghiera, la certezza (già sperimentata tante volte) che Dio compie per un Bene più grande attraverso i nostri sì, mi hanno aiutata a guardare ciò che stava accadendo davanti ai nostri occhi.

Così ho potuto vedere la bellezza del Mistero rimanendo stupefatta!

Il giorno che sono venuti a prenderlo e che per la prima volta sarebbe rimasto a dormire una notte da loro, mi hanno colpito due cose: vederli così belli, vestiti bene, felici di poter stare insieme! E in secondo luogo: mi sembra incredibile, impossibile, eppure io con tutto il mio dolore, i miei pianti e la mia fatica, stavo davanti alla loro gioia e non potevo che esserne felice anch’io e condividere una gioia più grande.