News

Padri non si nasce ma si diventa. Incontro Famiglie Friuli

Il 14 novembre, dopo tanto tempo, è stato davvero emozionante ritrovarci “dal vivo” con le nostre famiglie all’Istituto salesiano “Bearzi” di Udine: il desiderio di stare insieme e condividere le nostre storie era, in tutti, molto forte! Mai, come in questo periodo di pandemia, è stato così chiaro quale preziosa risorsa sia il cammino che facciamo insieme per accompagnarci nell’accoglienza dei nostri figli.
E’ stata una grande gioia rivedere le “vecchie” famiglie e incontrarne di nuove, volti appena conosciuti e altri incontrati solo in video, durante il lockdown.
L’argomento centrale dell’incontro era la figura del padre: padri non si nasce ma si diventa. Prendersi cura di un altro è farsi carico della sua vita.
Nel dialogo fra i genitori sono emersi molti spunti interessanti. Il compito del padre è quello di introdurre il figlio all’esperienza della vita, alla realtà, che a volte significa accompagnarlo  nello “scontro” con l’asprezza della realtà che non fa sconti a nessuno e ti viene addosso.
Il figlio deve essere accompagnato, “non dobbiamo trattenerlo, imprigionarlo, possederlo, ma renderlo capace di scelte, di libertà, di partenze. “(Papa Francesco- Patris Corde)
Essere padre e madre non è ricoprire un ruolo, ma essere investiti da un compito.
La genitorialità è una realtà  comunionale e  il compito educativo del padre e della madre si completano a vicenda tanto che succede, in certi casi, che la paternità si riesce ad esprimere pienamente solo se la madre lo permette e favorisce.
Al di là del padre e della madre, qualunque figura che aiuta ad affrontare la realtà è di fatto “padre” anche se non biologicamente.
Spesso vorremmo risparmiare ai nostri figli certi passaggi di crescita perchè comportano fatica mentre è necessario che li affrontino per fare proprie le “cose”,  diventando più consapevoli. Proteggerli troppo può essere controproducente perchè i figli possono pensare che noi genitori non crediamo in loro e questo ha un effetto deleterio sulla loro autostima.
Anche i genitori devono sentirsi figli, cioè lasciarsi aiutare, lasciarsi correggere: “mia moglie spesso mi aiuta ad essere padre”.
In seguito abbiamo pranzato insieme continuando ad approfondire questi temi.
È stata una giornata di una immensa ricchezza e ci ha dato una forte “carica” per ritornare ad affrontare con coraggio la nostra quotidianità.

Sara