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La vita come lotta

Il 18 dicembre le famiglie abruzzesi e molisane si sono confrontate sul video (di una parte) del bellissimo incontro svoltosi a Novembre al Seminario Nazionale di Famiglie per l’Accoglienza di Pacengo con don Javier Prades (Rettore dell’Università Ecclesiastica San Damaso di Madrid) sul tema “Gratuita è amore al destino dell’altro …e basta”.
Don Prades ha approfondito il tema della differenza tra gratuità e generosità, del mistero della libertà dei figli, della vita come lotta per accogliere la provocazione che Dio ci fa anche nelle circostanze più drammatiche, dolorose ed incomprensibili, chiamandoci a scoprire un centuplo spesso inaspettato.
I presenti e i collegati a distanza hanno portato significative esperienze su questi temi così profondi e di ampio respiro.
Un’amica ha testimoniato la positività di lasciarsi provocare dalla realtà e dalle richieste di aiuto, senza sminuire la portata delle esperienze vissute soprattutto laddove si verifichi un apparente fallimento, riferendosi all’impossibilità, al momento, di seguire il ragazzo in passato ospitato. Anche un successivo intervento, molto accorato, ha riferito con dolore della brusca conclusione di un affido, e diversi interventi hanno cercato di sottolineare l’indistruttibile positività di queste esperienze, nonostante il distacco.
C’è chi ha detto di essere felice di lottare, per far spazio ad un altro modo di guardare l’imprevista accoglienza in casa del compagno della figlia diventata madre, aprendosi alla possibilità che anche questa persona accolta possa scoprire l’importanza del Mistero per la propria vita; ed ha raccontato di aver sperimento una leggerezza e di essersi sentito più forte di quanto si poteva immaginare.
Accade di essere provocati da una chiamata che si decide di seguire e di avvertire la gioia di stare su questa strada anche se diversa da quello che avevo pensato prima, ci ha detto un amico che sta facendo il volontario in una casa famiglia, fino a tranquillizzare un bambino dicendogli “Dio non ti abbandona”.
Infine la conclusione meravigliosa di un altro amico: tutto questo toglie la preoccupazione dell’esito e dalla fretta di risolvere le cose che sono sempre più grandi di noi, accettando un tempo che non è nostro, nella sola preoccupazione di amare l’altro e di far sentire che ci sei…e basta!

Marco Bulferi