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Dal progetto…al rientro a casa!

Quando si può dire che una mostra “è stata un successo”? Quando lascia un segno in chi la realizza, in chi partecipa, quando permette di incontrare la gente, ed ha un seguito di esperienza che va oltre l’evento stesso.

Tiriamo quindi le fila del nostro evento: la settimana di esposizione a Genova della mostra per i 40 anni dell’Associazione è stata un’occasione bellissima per tutti noi: la ricerca di un luogo adatto – difficile al punto da indurci quasi a rinunciare- il progetto di allestimento, il montaggio e finalmente le visite, un’inaugurazione coinvolgente con la presenza degli artisti, infine il viaggio di ritorno a Rimini: tutto è stato occasione di stupore, di incontro con tanti che, anche inaspettatamente, si sono coinvolti, la possibilità ancora una volta di  raccontare la nostra storia.

Il Palazzo Lomellini Doria Lamba, che ospitava i pannelli nello splendido vano-scala, aveva una storia di accoglienza alle spalle. Fin dal secolo XVI, epoca d’oro per la città di Genova, faceva parte dei palazzi dei “Rolli”, i più belli della città e per questo destinati ad ospitare i grandi (Papa, Cardinali, re, nobili…). I discendenti, in particolare la Marchesa Angiolina Doria e il figlio Francesco, ci hanno mostrato la loro squisita accoglienza e disponibilità, guardando con vero interesse ai contenuti della mostra.

Dai più vecchi ai più giovani, ognuno ha portato un po’ del suo tempo. Ore di telefonate, di studio, inviti, contatti con gli artisti: i momenti clou sono stati la presentazione all’Assessore e ad una rappresentanza del Comune (la mostra era la prima occasione per parlare a Genova dell’affido in questo 2023, nel 40esimo anniversario della Legge in merito); poi la serata con l’intervento del fotografo Claudio Tadiotto e del pittore Carlo Steiner, che hanno voluto raccontarci di sé e di come sono nate le opere esposte. Emozionante infine il concerto di Marcelo Cesena, nella cornice meravigliosa dell’Oratorio del Filippini.

Tanti gli incontri, con famiglie, con turisti entrati per caso, coi ragazzi delle scuole che hanno portato il loro sguardo stupito e le loro domande, a volte nate da esperienze personali dolorose.

E per finire…una sorpresa ha riguardato anche il viaggio di ritorno a Rimini: il furgone prestato da un amico imprenditore, conosciuto proprio perché parente di una famiglia accolta in un momento di difficoltà, e due amici volontari, due giovani papà, che hanno affrontato il viaggio col sorriso, mandandoci anche le foto della meritata piadina mangiata insieme, lungo il viaggio di ritorno!