Ho risposto a uno sguardo
Anche quest’anno, cercando nella campagna dell’entroterra un po’ di ristoro dalla calura, le famiglie liguri si sono incontrate a Creto per la giornata di fine anno. Insieme a coppie adottive e affidatarie, tanti erano gli amici con figli naturali, a testimonianza di un’amicizia che cresce e della vicinanza di tanti, anche non facenti parte dell’Associazione, alla nostra esperienza.
La minaccia del temporale ci fa sostare per la Messa al Santuario della Madonna delle tre Fontane a Montoggio, dove don Mario da tanti anni accoglie ragazzi provenienti principalmente dall’Africa, senza tetto né lavoro.
Mentre i bambini sul piazzale giocano a bandiera, gli adulti ascoltano il racconto di due giovani affidatari, arrivati da Milano in Liguria da qualche anno: oltre ai loro tre figli, oggi accolgono nel fine settimana due vivaci fratellini indiani che, dicono, hanno “sconvolto” le tranquille dinamiche familiari e aperto lo sguardo di genitori e figli. Marta ricorda come avesse posto ad un amico missionario le domande sulla propria vocazione, e di come abbia poi riconosciuto la risposta in quel gesto di accoglienza semplice, non progettato. Per Tommaso, preso nel “loop” di organizzazione della settimana tra lavoro-famiglia-riposo, si è trattato solo di rispondere allo sguardo di un amico, anche lui papà affidatario, che con la sua faccia interrogativa esprimeva: “perché non tu? “ di fronte alla segnalazione dei fratellini da accogliere. Così si sono aperte per loro prospettive nuove, è entrato nella vita un respiro, condiviso – cosa sottolineata da entrambi – con gli amici, dentro una compagnia che continuamente li sostiene.

La giornata si è conclusa sul prato di Siro e Betta, mangiando e giocando insieme, grandi e bambini, come sempre accade in queste nostre belle giornate insieme.