Da Genova a Denver
È quasi sera a Fontana Vivace, quando arrivano i primi amici: aspettiamo suor Teresa, della Fraternità san Carlo, missionaria a Denver. Qui a Genova, dove si è laureata in Ingegneria diversi anni fa, ci sono tanti suoi amici e coetanei, tante coppie oggi giovani sposi coi loro bambini. In particolare Benedetto e Diana, con la figlia Marta, che sono andati da lei negli Stati Uniti e hanno visto le giovani suore all’opera, desideravano che raccontasse a tutti il suo percorso e la sua vita in missione. Noi della casa Fontana Vivace (e tra gli adulti c’è Sergio, professore di suor Teresa), ci mettiamo al lavoro preparando gli spazi per ottanta persone. In breve il viale esterno alla casa è stracolmo di amici. Tra gli altri, i parenti di Suor Teresa e l’abruzzese giovanissima suor Giulia che l’accompagna.
Il suo percorso, la sua vocazione, gli incontri che hanno segnato il suo cammino… e poi la vita quotidiana della missione in America, dove la povertà e la solitudine iniziano a non essere l’ultima parola, scalfite dalla presenza di queste giovani consacrate. Teresa parla di persone sofferenti incontrate, di cuori induriti che si riaprono alla gioia, dei gruppi di mamme e papà che si riuniscono e si fanno compagnia attorno a loro: è una speranza che si fa largo. Le suore aprono la casa per offrire a Dio uno spazio in cui farsi vicino alle persone: è una gioia per loro vedere la Sua opera, come si trasformano le loro vite, rigenerate.
La nostra Dimora è nata anche per questo: perché si possa incontrare una persona così, la sua semplicità e il suo sorriso. E nel suo racconto di una comunione vissuta nel nome di Cristo, che si rende presente anche attraverso la cura dei luoghi e dei gesti, noi tre famiglie di Fontana Vivace possiamo rivedere anche la nostra strada.