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Inizio anno in Friuli

Udine, 13 ottobre 2024

Giornata di Inizio Anno di Famiglie per l’Accoglienza

 Il 13 ottobre 2024 ci siamo riuniti, con tutte le nostre famiglie, presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Udine dove abbiamo dato inizio al nuovo anno sociale con il tradizionale pellegrinaggio. E’ stato un momento di preghiera molto intenso che ci ha permesso di approfondire il tema dell’accoglienza come strada di speranza, sulla traccia del filo rosso di quest’anno.

E’ seguita poi la testimonianza della nostra cara amica Tiziana che ci ha raccontato la sua esperienza, condivisa con il marito, nella nostra associazione. Vi proponiamo un estratto di quanto ci ha detto:

“Io sono nell’Associazione da diciotto anni. Pensando a cosa raccontare oggi, mi sono detta: non parlo dell’adozione, ma dell’Associazione.

Perché vengo qui da diciotto anni?

Perché qui trovo pace, speranza, ogni volta riesco a fermare il tempo e a sentirmi umana.

È un regalo, questo tempo di riflessione.

In questa Associazione ho trovato un giudizio sulla realtà delle nostre famiglie, ma senza sentirmi giudicata.

Una riflessione sulle nostre famiglie, sulle nostre realtà, senza esprimere giudizi sulla vita delle persone e delle esperienze che viviamo. Questo è un elemento prezioso per me.

Ogni volta che esco dai nostri incontri mi sento molto fortunata di aver avuto questo regalo: questa ora, o queste due ore di compagnia, ma soprattutto di riflessione sulle nostre esperienze, sul valore della nostra vita, sul valore delle nostre famiglie, dei nostri figli, di chi ci sta intorno… e mi sento un po’ rinata perchè ti elevi dalle fatiche quotidiane per riuscire ad incontrarti veramente con i cuori e con lo spirito.

Questa è stata per me l’Associazione in questi 18 anni, oltre che un confronto tra le esperienze, la condivisione e tutto il resto e anche, devo essere sincera, un cammino di fede. Poi ognuno ha il suo cammino.

Ho detto a  mio marito: ma cosa gli racconto? Perchè la nostra è storia vecchia. Chi adotta adesso ha un’altra società, un altro mondo …

Lui ha condiviso con me il fatto di raccontare perchè vengo qui, poi racconto tutto a lui, perchè condividiamo tutto.

Ecco, questo ci tenevo a dire: perchè continuo a venire nonostante  il figlio  sia grande?  E’ proprio un momento di aiuto per me, per la famiglia… Prima, durante il Rosario abbiamo detto “La speranza nella realtà”.…Ecco, ritrovare sempre la speranza, la speranza però nella realtà delle nostre vite.

Tutto questo mi ha dato l’associazione, oltre che l’amicizia, il pacere di incontrarsi…

Noi abbiamo adottato un bambino che all’epoca aveva sette anni e adesso è un giovane uomo.

L’adozione è sempre un’esperienza nuova come per tutti i figli, però per me è un’esperienza particolare, perché hai sùbito l’impatto con il diverso, sùbito.

Attraverso l’adozione ho scoperto la mia umanità.

Sono grata di questo, altrimenti sarei troppo…piena di certezze, e sono contenta quando non le ho.

Quando sono in crisi, bisogna esercitare la pazienza, la speranza, la sapienza (anche se ne ho poca).

E quindi per me questo è un grande esercizio di umanità. E ringrazio Dio che me l’ha data, altrimenti sarei troppo piena di me stessa e non va bene.

Devo dire che grazie a nostro figlio, che ci fa fare delle belle ginnastiche mentali, riscopro l’umiltà di essere una persona.”

E’ stato un momento molto toccante, commovente e profondamente vero.

Il pomeriggio si è concluso con una merenda insieme durante la quale abbiamo continuato a raccontarci le nostre “vicende” stando piacevolmente in compagnia.