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5 ottobre. Giornata di inizio anno. Cronaca di una giornata di convivenza

Domenica 5 ottobre si è svolto il pellegrinaggio di inizio anno delle Famiglie per Accoglienza del Piemonte al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra (CN). L’occasione ha messo in luce alcune testimonianze dell’accoglienza.

img pellegrinaggioFamiglie per Accoglienza del Piemonte ha dato avvio al nuovo anno sociale con una giornata di convivenza al Santuario della Madonna dei Fiori di Bra (CN). A questo appuntamento hanno preso parte circa un’ottantina di persone tra grandi e piccoli.

Si è iniziato col Santo Rosario, nel luogo ove la Madonna è apparsa a una giovane fanciulla in difficoltà, per affidare tutte le nostre famiglie a Lei, si è proseguito con un pranzo in comune. Il pomeriggio ha visto la testimonianza di due giovani, V. e C., figli che hanno vissuto in famiglia l’esperienza dell’accoglienza e, divenuti ventenni, ci hanno raccontato il loro punto di vista. E’ stato un momento semplice e bello che ha toccato il cuore di molti.

Sentire raccontare dai figli di come sono stati accolti e cosa li ha cambiati e fatti crescere è un modo concreto per capire di più come accogliere in casa un nuovo bambino è una scelta innanzitutto dei genitori che per ovvi motivi coinvolge i figli che già ci sono, nella concretezza di tempi, spazi, affetti, ma li aiuta anche a capire come la vita sia fatta per donarsi. Questo in particolare ha raccontato V. nella sua esperienza di figlia naturale che in casa ha visto avvicendarsi tanti bambini e che quando se ne andavano si è sentita anche “tradita”, ma nel tempo ha capito come quanto vissuto in famiglia le avesse insegnato a dire SI alle circostanze, agli amici, a chi si incontra ogni giorno.

C. nella sua esperienza dolorosa di figlio affidatario ha imparato ad accogliere lui stesso i genitori naturali perché innanzitutto accolto dai genitori affidatari, testimoniandoci una possibilità grande di bene vissuta anche in circostanze dolorose. E candidamente ci ha fatti sorridere dicendo che lui in fondo è stato fortunato perchè ha avuto due mamme e due papà…

Dalle loro testimonianze abbiamo imparato di più che solo chi è accolto è capace a sua volta di accogliere, che per essere genitori occorre come il loro papà, ora già in cielo, essere uomini fino in fondo desiderando il bene di chi incontriamo e di chi ci incontra.

Con la Santa Messa abbiamo affidato a Dio il nuovo anno sociale iniziato, tutte le nostre famiglie e le varie attività e incontri che organizzeremo.