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Quello sguardo che abbiamo incontrato nel racconto dei nostri amici

Il 17.01 abbiamo visto gli effetti di un “sì” ad una proposta tanto più grande di te quanto corrispondente. Giuseppe racconta alcune parti dell’incontro. Sabato 7 febbraio il prossimo appuntamento.

Nell’ultimo incontro al Farneto a Bologna del 17 gennaio, Antonino e Gigliola hanno condiviso con noi la loro esperienza di paternità e maternità nell’accoglienza del loro figlio adottivo.

La cosa che mi ha colpito di più del loro racconto è stato il riconoscimento del fatto che nel mistero delle circostanze che si sono ritrovati ad affrontare “Il buon Dio ti svela piano piano le cose che ti vuole chiedere, piano piano ti accompagna con la realtà che ti mette davanti. E’ tramite queste circostanze, i volti dei nostri amici e dell’associazione che la realtà ci ha a poco a poco educato e preparato a tutti i passi che avremmo dovuto compiere successivamente in questa accoglienza”.

E’ in uno sguardo come questo che vedo la possibilità di una posizione umana nella quale le difficoltà non sono uno scoglio da superare ma una realtà vivibile. Questo è uno sguardo con il quale la vita è davvero sostenibile.

Ecco, io voglio vivere la mia famiglia con uno sguardo così negli occhi.

Il prossimo appuntamento sarà sabato 7 febbraio, il momento avrà come spunto di lavoro la domanda “Qualcuno ha amato di più la nostra libertà che la nostra salvezza”: cosa vuol dire questo per noi nei confronti dei nostri figli?

Io e gli amici di Bologna vi invitiamo a partecipare.

Giuseppe Lanzi

Programma

Presso parrocchia del Farneto, in via Carlo Jussi 131, Pulce (BO).
La formula è quella abituale: ci vediamo alle 15.45 per l’incontro è poi mangiamo insieme condividendo insieme ciò che porta ognuno.

È possibile richiedere il servizio baby sitter durante l’incontro, segnalando entro il 4 febbraio di voler usufruirne.

Prenotazioni e informazioni
Cinzia Ferri
cinzia.ferri66@alice.it
Cell. 347/4491178