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Gruppo Adozione di Milano: “Uno spettacolo di umanità”

Continuando il cammino, il Gruppo Adozione di Milano si è ritrovato lo scorso 9 maggio. Ciò che è emerso è uno “spettacolo di umanità”. Riportiamo qui – come appunti semplici – alcuni spunti e testimonianze.

Daniela: “Siamo tornati dal viaggio in Ucraina dove non sono mancate le soprese. Ci siamo trovati di fronte anche a difficoltà inaspettate sulle proposte di abbinamento che l’ente ci ha sottoposto. In questa situazione c’è stato il rischio di sentirsi da soli, io e mio marito, nell’affrontare scelte più grandi di noi. La situazione era complessa. In questo passaggio così importante della nostra vita la compagnia di alcuni amici dell’Associazione – con telefonate e messaggi WhatApp – ci è stata di reale sostegno. Non ci siamo sentiti soli anche a migliaia di chilometri di distanza. Ci siamo sentiti con le spalle coperte. E questo è stato per noi una grande Grazia”.

F20150509_214148rancesca: “Vi ringrazio perché partecipando a questi incontri assisto ad uno spettacolo di amicizia e di umanità che mi fa semplicemente dire: anche io voglio una cosa così per me, anche io voglio una vita con questa pienezza. Non so come finirà il nostro percorso adottivo ma già oggi vedo e sperimento una umanità più viva”.

Francesco: “Durante questo percorso adottivo sono nate alcune amicizie all’interno dell’Associazione. L’adozione mi ha salvato la vita perché mi ha permesso di conoscere questi amici ed il Signore”.

Luca: “In forza di cosa posso guardare l’origine di mio figlio che è adottato? Cosa può colmare una mancanza? Mi rendo conto che non sono io che posso risolvere una domanda così. Non sono io che posso essere risposta ad una domanda esistenziale e di desiderio di felicità totale di mio figlio”.

20150509_214137Martino: “Nei colloqui per l’adozione con i servizi sociali è emersa da parte della psicologa la provocazione della fecondazione eterologa. E’ una scelta che non abbiamo mai considerato e che non consideriamo appropriata e che non vogliamo percorrere. Ma questa provocazione è stata per noi l’ennesima occasione per andare più a fondo del nostro desiderio e delle basi stesse del nostro matrimonio”.