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Sindrome di Down. Papà Max: Mia figlia è lo splendore della mia vita, la gioia fatta carne

Max di Bergamo condivide una riflessione sulla sua esperienza di padre adottivo: “Nell’accoglienza si impara a vivere”

GIORGIAQuesta è mia figlia Giorgia e ha la Sindrome di Down. E’ lo splendore della mia vita, la gioia fatta carne, riempie le mie giornate di felicità.
Lei è cosi, semplicemente un angelo caduto sulla terra. La vita la guarda cosi come guarda quel fiore, stupita e sorpresa di tutto. C’è così tanta bellezza nella vita che lei non se la vuole certo perdere! Con calma e gustandosi tutto, lei arriva.

Ha quasi tre anni, non cammina, gattona e a volte “sculona”, non ha fretta, per camminare c’è tempo.

Ha imparato a dire grazie, che conquista! Ora lo dice sempre, ma non a caso, lo dice per ringraziare, strano? No, lei dice grazie proprio per ringraziare di tutto quello che c’è. Perché tutto quello che c’è è stato fatto per lei e per tutti noi e lei questo lo ha capito bene.

Invece noi abbiamo fretta e le cose belle non le vediamo. Ecco quello che mi sta insegnando mia figlia: a non avere fretta e a gustarmi quello che c’è. Certo non sarà mai una campionessa olimpionica o uno scienziato ricercatore in America, ma sarà semplicemente felice di esistere, cosi come lo è ora.

Grazie angioletto di essere venuta a rendermi la vita lieta!

Max