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Nell’affido un amore privilegiato: dai turni in ospedale alla sorpresa della realtà

“Insieme a tanti amici ci alternavamo giorno e notte per stare con questa piccola che, secondo i medici, forse non sarebbe sopravvissuta”. Guardare l’affido: Mariachiara racconta

Da un anno e mezzo io e mio marito abbiamo preso in affido una bimba cinese, che ora ha due anni. L’abbiamo conosciuta quando aveva solo tre mesi e mezzo, in ospedale, come volontari che offrivano un po’ del loro tempo libero per farle assistenza, dato che la famiglia, in difficoltà, non ce la faceva. Insieme a tanti amici ci alternavamo giorno e notte per stare con questa piccola che, secondo i medici, forse non sarebbe sopravvissuta.

Dopo poco più di un mese si è reso necessario trovare dei genitori affidatari. Due erano le possibili strade da intraprendere. La prima: far finta che quella circostanza fosse per qualcun’altro, che quella immensa fatica fosse per qualcuno più certo, sicuro, forte, con una fede grande, non per noi che a mala pena riuscivamo a star di fronte ai turni di poche ore. La seconda: la realtà, che puoi o vuoi far finta di non vedere, quella che ti interroga e che non ti fa star tranquillo!

Così a gennaio 2014 con un pizzico di incoscienza ma con la chiara certezza che tutto quello che ci stava succedendo era per noi e per la nostra conversione, abbiamo detto “sì” ad accogliere questa bimba nella nostra famiglia.

neonatoI primi mesi sono stati davvero duri, poiché è rimasta ricoverata in ospedale . Ci ha aiutato in quel periodo, e tuttora, la costante presenza degli amici – tanti amici – e parenti. Ci facevano compagnia con i turni in ospedale oppure con gesti semplici come una telefonata o sms. Ci siamo così trovati immersi in un amore incondizionato. Questo è continuato anche dopo la dimissione e il rientro a casa con la bimba.

Oggi Elisabetta (nome di fantasia a tutela della privacy) sta abbastanza bene. La sua presenza ci ha cambiato la vita e, nonostante i frequenti ricoveri e visite in vari ospedali d’Italia per migliorare le sue condizioni , rimaniamo sempre stupefatti di ciò che il Signore ci mette davanti: persone che non possono evitare di amarla profondamente. Questi incontri ci danno testimonianza dell’amore privilegiato che il Signore ha per noi. Si tratta di una Grazia incredibile di cui non riusciamo più a fare a meno.

Mariachiara e Valerio