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“Figli della Speranza”: la bellezza continua!

malpensa ucraini 28lug2016Aeroporto di Malpensa, giovedì 28 luglio: sono arrivati puntuali alle 12.30 altri 28 bambini e ragazzi del progetto “Figli della speranza”, che consente l’accoglienza in famiglie italiane dei figli di famiglie profughe o comunque segnate dalla guerra taciuta in Ucraina. Sono così 48 i bambini e ragazzi ospiti nel corso di quest’estate presso famiglie italiane che intendono sostenere la ripresa di una speranza per il popolo ucraino.

Dopo la chiamata ad uno ad uno dei bambini per la consegna dei documenti alle famiglie ospitanti, le famiglie si sono subito prodigate per creare un legame con i ragazzi e con i bambini, con l’aiuto di alcune volontarie italiane che conoscono il russo e di alcune amiche ucraine della comunità ortodossa di Milano, che si sono prestate per tradurre le prime comunicazioni essenziali. Marta, una di queste volontarie, al momento di essere ringraziata ha detto: “Ringrazio io voi, per la bellezza che ho potuto vedere! E’ qualcosa che ci voleva proprio per me, in questo momento…”.  Nel corso di un breve saluto finale, i responsabili del gruppo operativo hanno sottolineato il senso del progetto: un’amicizia nuova cominciata tra le famiglie ucraine e le famiglie italiane che accolgono i loro figli, nel segno della gratuità e dell’accoglienza. Già nel primo pomeriggio hanno cominciato a circolare messaggi sui gruppi dei social e le prime fotografie che già documentano l’inserimento in famiglia dei nuovi arrivati.

Le famiglie del progetto, alcune delle quali hanno organizzato vacanze comunitarie, si incontreranno poi tutte insieme domenica 21 agosto al Meeting di Rimini alle 15.00 presso lo stand di Famiglie per l’Accoglienza, per poi recarsi nella Sala Tiglio della fiera riminese dove si terrà una breve assemblea con scambio di testimonianze e canti italiani e ucraini preparati insieme con i bambini.

Ringraziamo tutte le amiche e gli amici che da Kiev, da Kharkov, da Milano, da Bergamo e da Varese hanno consentito con il loro paziente lavoro che si potesse realizzare questa imprevedibile bellezza. Ringraziamo anche le associazioni “Russia Cristiana” e “I Bambini dell’Est”, senza la collaborazione delle quali tutto questo non sarebbe accaduto.