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Le nostre famiglie al Meeting: una vita si fa incontro

Tante famiglie e tante proposte diverse passando allo stand di Famiglie per l’Accoglienza nel corso della settimana del Meeting: ecco cosa abbiamo visto.

“Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo”, questo il titolo della manifestazione e la presenza delle nostre famiglie allo stand ha reso possibile “riguadagnare” l’accoglienza, attraverso racconti di vita e del significato dell’aprire aprire la porta di casa per sempre o per un’estate a un bambino. Molte famiglie hanno raccontato una convenienza umana, senza negare la fatica della strada.

Martedì 22 agosto le famiglie di Milano, Bergamo e Varese, che hanno accolto per l’estate per il terzo anno dei bambini provenienti dalle zone di guerra dell’Ucraina, hanno raccontato di sé in un aperitivo insieme.Nel pomeriggio poi i racconti sia dei bambini accolti che delle famiglie.

Adriano ha detto: “Questa accoglienza estiva è la terza e questa volta è stato per noi più difficile degli altri anni. La presenza di P. mi ha costretto riprendere i perché dell’accoglienza. P. mi costringe a guardarlo con tenerezza, non sempre immediata e a capire fino in fondo l’accoglienza riprendendo quella che io vivo con altri. Con la sua ripartenza mi mancherà molto”.

C’è anche chi per la prima volta impara il ruolo di educatore e genitore: “V. veniva in Italia per la terza volta. Ma per noi è stata la prima volta” racconta Silvia. “Quello che mi ha coinvolto fortemente è stata l’attesa, una dimensione estremamente dolce e potente. Non abbiamo figli e preparare la stanza per lei è stata un’esperienza di grande bellezza, condivisa con i nostri amici, che aspettavano di poterla conoscere. Questa attesa mi ha fatto vivere la novità di questa esperienza. Con la compagnia delle persone che mi hanno accompagnato, vecchi e nuovo amici, che hanno moltiplicato il valore di questa accoglienza”.

Sono passate dallo stand tante persone o coppie curiose chiedendo ad esempio “Cosa vuol dire accogliere? Che forma potrebbe avere per me?”.

Dialoghi, merende, un mostra vista insieme, un pranzo, racconti di un libro appena pubblicato e canti con i bambini. Insomma, una vita, e la testimonianza dell’accoglienza come possibilità di bene per le famiglie e per i minori che vengono da storie difficili.