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Lasciarsi interrogare dalla realtà e vivere una disponibilità totale

60 persone fra adulti e bambini o ragazzi della provincia di Pavia insieme per la giornata conclusiva dell’anno sociale: l’incontro con l’esperienza di Enea Simonato e sua moglie Giulia. 

Come ormai da alcuni anni, siamo ospiti di una nostra famiglia che vive in una cascina con un bellissimo porticato dove viene allestita una doppia tavolata. Inoltre Ilda ci prepara, nel suo forno a legna, pane, focacce e pizze straordinarie che piacciono proprio a tutti, per la gioia di grandi e piccini!

Quest’anno abbiamo invitato a farci una testimonianza Enea Simonato e sua moglie Giulia. Enea è già andato a raccontare ad altri amici dell’associazione la propria storia di accoglienza. Invitare loro in provincia di Pavia era proprio restare in famiglia perchè Giulia è nata e cresciuta qui e molti di noi la conoscevano da quando era bambina.

Alcune coppie presenti stanno riflettendo sul fatto di non aver figli. Alcune non sentono consona alla loro storia una decisione per l’adozione o l’affido. Il titolo scelto per il nostro incontro  – A volte è il figlio che ti sceglie – indicava, attraverso l’esperienza vissuta da Enea e Giulia, una strada possibile per tutti e comunque uno spunto di paragone.

Enea, infatti, ha raccontato che per diversi anni di vita coniugale con Giulia non si erano posti il problema dei figli che non arrivavano. Poi, quando hanno cominciato a maturare questo desiderio con più intensità, non capivano bene quale fosse la loro strada di compimento. Intanto, su indicazione di un’amica, Enea e Giulia avevano cominciato ad andare la domenica mattina a far giocare i bambini accolti in una casa famiglia. Fra gli altri c’era anche Marco (nome di fantasia) che aveva qualche problema fisico. Stimolato da Enea e Giulia, Marco era progressivamente visibilmente migliorato e mostrava di aspettarli con ansia ogni domenica.

Quando i Servizi Sociali avevano deciso che Marco andasse in affido in una famiglia, Giulia si è offerta per questa accoglienza. La psicologa, immediatamente contenta, le aveva confermato che quella era la scelta migliore per Marco, a cui anche lei aveva pensato, ma che non osava chiedere.

E’ stata edificante e affascinante per tutti i presenti la posizione di Enea e Giulia: lasciarsi interrogare dalla realtà e vivere una disponibilità totale. E’ lo sguardo che ognuno di noi ha bisogno di imparare a vivere nella sua quotidianità. Questo anche al di là delle esperienze di affido, adozione o rapporti con figli sani o meno. In ogni circostanza.

Elisa