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“Quale carezza piu grande mi poteva fare il Signore se non darmi dei figli certi di essere amati da Lui?”.

“Quando a Carnevale ho iniziato a capire che saremmo stati in casa per tanto tempo mi è salita la paura”. Il racconto di Luisa, mamma di una famiglia di 8 figli da 1 anno a 17.

Sono Luisa, mamma di una famiglia di 8 figli da 1 anno a 17, la più piccola è in affido. Quando a Carnevale ho iniziato a capire che saremmo stati in casa per tanto tempo mi è salita la paura di tutto quello che sarebbe potuto succedere stando in 10 nella stessa casa. Paura? Si. Ma ho subito iniziato a chiedere a mio marito Andrea e ai nostri figli di pregare e stare a vedere cosa ci stava preparando il Signore in questa particolare corcostanza.

Devo dire che mi è proprio chiaro che prevale in me ansia e paura quando sono lontana da Lui, quando non sono certa di un disegno buono in tutto quello che succede. Ho la grande grazia di vivere con un marito e dei figli che mi aiutano a sollevare lo sguardo con una lettura di una testimonianza fatta insieme, un abbraccio nella stanchezza della giornata, una decina insieme alla sera. Fin da subito, è stato chiaro che avevamo bisogno tutti di una compagnia carnale di volti amici. Così abbiamo dato vita a molti collegamenti in videoconferenza sia per confronto e aiuto fra adulti, sia per giocare e cantare tutti insieme.

Mi ha colpito nella Scuola di Comunità (vedi qui per approfondire) che alla fine del paragrafo sul battesimo, Giussani ci dice che l’incontro desta una memoria che pacifica l’animo e fa diventare tutto il corpo e tutta la personalità combattiva in un presente che cambia. Proprio questo sta succedendo a casa in modo miracoloso e decisamente inaspettato! Non mancano litigi e urlate come sempre, non siamo certo una famiglia “ideale”. Però devo dire che sta emergendo una unità in modo miracoloso sempre più. Piccoli e grandi fatti che neppure mi sarei potuta immaginare un mese fa.

Un ultimo fatto che mi ha decisamente commosso e mi ha fatto davvero dire che il Signore ci sta veramente facendo compagnia e ci sta mostrando un cammino che è un bene per noi: domenica scorsa siamo dovuti andare in pronto soccorso con Maria di 4 anni perchè dopo otto giorni di antibiotico era tornata ancora una febbre molto alta. Nonostante i piccoli fossero spaventati siamo dovuti andare via in fretta e le nostre due grandi sono rimasti con tutti i fratelli. Solo più tardi Anna di 15 anni mi ha detto che Lucy (11) e Benny (7) avevano pianto per la paura di cosa poteva succedere a Maria. Anna le ha rassicurate dicendo loro che Gesù era con loro anche in questo momento e un bene c’è anche in questa circostanza. Poi ha proposto di pregare insieme con la Messa che intanto stava cominciando. Io sono tornata dopo un’ora, li ho trovati tutti davanti alla Messa in silenzio assoluto!

Quale carezza piu grande mi poteva fare il Signore se non darmi dei figli certi di essere amati da Lui? Mi è proprio evidente che una storia di ormai vent’anni con Famiglie per l’Accoglienza ha fatto filtrare anche nei nostri figli una posizione di apertura e abbraccio a chi ti è vicino, ora più che mai i fratelli. Grazie!