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Pellegrinaggio alla Madonna della Guardia

Adulti e bambini, dopo aver recitato il Rosario partendo dalla Cappella dell’Apparizione, attraverso il bosco, sono arrivati al piazzale davanti al Santuario per ascoltare le brevi testimonianze.

Alberto raccontava l’esperienza dolorosa di lasciar andare via un bimbo in affido; le domande che in lui nascevano sul suo destino, ma anche la gratitudine di averlo incontrato e accolto imparando a guardare tutte le circostanze senza la pretesa di “sistemarle”; Maria Teresa comunicava la sua storia di attesa piena di speranza pur in una vicenda costellata di momenti di sofferenza, e il sostegno trovato nei volti degli amici; Liliana diceva dei cinque figli che crescono e del proprio senso di inadeguatezza, certa però che le proprie fragilità siano come una benedizione se ci aiutano ad alzare lo sguardo.

Daniela portava l’esperienza di un gruppo di mamme che aiuta e fa compagnia ad una donna in difficoltà coi suoi due ragazzi; Betta, infine, raccontava come nell’affrontare la grave disabilità del marito aveva riscoperto la disponibilità degli amici, che avrebbero ospitato al loro posto il gruppo “In famiglia” a Rapallo. Una fatica abbracciata inaspettatamente.

Don Federico, che ha detto la Messa concludendo il gesto del pellegrinaggio, ci ha esortato a non scandalizzarci della nostra fatica con i figli, dei figli con i genitori, di fronte al lavoro, alla malattia: possiamo iniziare a sperimentare uno sguardo nuovo, lo sguardo di Dio su di noi, e da lì abbiamo l’occasione per ripartire, rimetterci all’opera.