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Dalla domanda sull’origine a una presenza qui ed ora

Il 13 novembre 2021, presso il Centro Sociale Ciaia di Milano, il gruppo adozione ha incontrato Anna Campiotti, psicologa, sul tema: “Ma tu mi sai dire da dove vengo io? Come stare davanti all’origine dei nostri figli”. Il racconto di Giorgio Cavalli.

La relatrice, da sempre amica di Famiglie per l’Accoglienza e ricca di un’ampia esperienza con le famiglie adottive, ha esordito evidenziando il disagio che nel nostro tempo investe tutti. Infatti, alla domanda “Io, ho un posto nel mondo?” nessuno può veramente sottrarsi. Se questa è la direzione, ha sottolineato Campiotti, allora non è poi così vero che la questione dell’origine sia assolutamente fondativa. Infatti non è innanzitutto questione di sapere qualcosa sul passato, ma di fare esperienza nell’oggi di un senso della nostra esistenza: “Noi capiamo l’esistenza – ha scandito Campiotti – solo attraverso l’esperienza”.

Dunque si può anche riconoscere che del nostro passato sappiamo poco, ma non si può prescindere da una presenza nell’oggi di adulti che, costruendo un luogo per se stessi, sappiano con umiltà accompagnare il figlio ferito dall’abbandono verso la ricerca del proprio luogo affettivo attraverso la possibilità di una presenza discreta ma potente che si gioca nel “qui ed ora”. Infatti, ha aggiunto, “la certezza di genitorialità è del padre e della madre, non va cercata nel figlio”.

Inoltre, la ricerca da parte dei figli di un proprio centro relazionale non termina con i genitori adottivi: anzi, ha aggiunto, è bene che “la lotta tra genitorialità naturale e adottiva”, che spesso affligge madri adottive ancora poco certe del loro compito, “si apra piuttosto alla speranza che il figlio possa essere il più possibile rigenerato, nel corso della sua vita, da persone diverse. Non è stato forse così – ha concluso – per ciascuno di noi?”.

Noi tutti, infatti, possiamo porci una domanda: “Chi e che cosa mi ha generato? Chi è stato padre e madre nella mia vita?”. Rispondere a questa domanda è il compito che la relatrice ha consegnato alle famiglie per un prossimo incontro.