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Papa Benedetto XVI nel 2012

La scomparsa di Benedetto XVI, il nostro ricordo e la nostra preghiera

Famiglie per l’Accoglienza ha trovato in Papa Benedetto XVI un amico e un padre, una guida sicura per il cammino delle tante famiglie della nostra associazione.

Con il suo magistero e con la sua vita non ha mai smesso di mostrare a tutti l’attrattiva dell’avvenimento cristiano: «La Chiesa, non cresce per proselitismo, [bensì] cresce per attrazione, per testimonianza».

Affermazione che tra le nostre famiglie accoglienti ha trovato grande risonanza. Un’attrattiva che si veicola attraverso l’esperienza dell’essere abbracciati e accolti, che porta ad abbracciare e accogliere a nostra volta chi è bisognoso, fino a svelare l’origine di tale tenerezza: Cristo stesso e il suo amore misericordioso.

Molte testimonianze in questi giorni hanno raccontato del grande affetto e attenzione che il Papa emerito manifestava per chiunque incontrasse.

La foto in alto, scattata come la seguente all’udienza per il trentennale di Famiglie per l’Accoglienza nel 2012, ritrae Benedetto XVI mentre benedice il figlio di una coppia dell’associazione. Un bambino, abbandonato perché gravemente ammalato, che viene accolto dai nostri amici, fino a ricevere, quel giorno, l’abbraccio del Santo Padre. Un bambino preferito, voluto, amato: e noi con lui ci scopriamo continuamente preferiti. Pur pieni di limiti siamo chiamati alla vocazione dell’accoglienza famigliare e la letizia dei nostri volti ci rende testimoni credibili per tutti.

«La vera teologia è la ricerca dell’Amato», usava dire il Papa emerito. Ed è all’abbraccio dell’Amato che ora lo affidiamo.

 

Nella foto del 2012 il saluto a Benedetto XVI di Marco Mazzi, in occasione dell’udienza per il trentennale dell’Associazione