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Narrare l’affido

Il 13 ottobre si è svolto a Genova il convegno “Narrare l’affido, storie di crescita e accoglienza nella comunità educante”, organizzato dal Comune. Dopo l’intervento dell’Assessore ai Servizi Sociali, si è dato spazio alle famiglie, nelle loro diverse realtà presenti sul territorio ligure: dal gruppo Near, che accoglie neonati in situazione di emergenza, alle varie Associazioni familiari, fra cui Famiglie per l’accoglienza. Si volevano offrire spunti di riflessione per rileggere i passaggi che in 40 anni hanno caratterizzato le forme di tutela dei minori. Si è sottolineata la centralità dell’accolto, dell’ambiente che permette la sua crescita, della comunità come cornice che nel prendersi cura del minore da’ sostegno alla famiglia d’origine. Si è parlato di un contesto di “accoglienza generativa”.

Ancora una volta si è riconosciuto che le reti di famiglie, le associazioni che operano nel settore, svolgono un ruolo fondamentale nelle attività di supporto al progetto di affidamento familiare, dalle prime fasi di promozione e informazione fino all’avvio del progetto, per affrontare in squadra ciò che si può fare per il bene del bambino, per mettere in comune delle risorse di reti relazionali se queste possono servire alla buona riuscita del percorso e al benessere del minore. Si è poi ricordato il ruolo delle associazioni nel sostegno agli affidatari attraverso i gruppi, spesso grazie all’accompagnamento di “famiglie guida”, e il racconto di opportunità offerte alle famiglie accoglienti – aiuto allo studio per i ragazzi ma anche giornate di convivenza, vacanze insieme – ha fatto balenare l’immagine del “villaggio” che si adopera per crescere un bambino, non lasciando sola la famiglia.

Le associazioni presenti hanno promosso infine la formazione congiunta con gli operatori dei Servizi e gli operatori delle Asl. Parlare insieme vuol dire condividere  linguaggi, pensieri, prospettive  ed emozioni. Un lavoro in tal senso vuol dire prendere più coscienza  del proprio ruolo, rispettare e comprendere e perché no manifestare critiche o far emergere complessità.

Adelaide, madre affidataria

Genova