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Accoglienza, strada di speranza

“Accoglienza, strada di speranza” è stato il filo conduttore dell’incontro tenutosi a Messina il 6 aprile scorso presso l’Istituto Cristo Re, sede di case famiglia e di comunità alloggio gestite dai Padri Rogazionisti.

In apertura ha preso la parola Alessandra Calafiore, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina, che dopo un breve saluto, ha messo in evidenza il valore umano e sociale dell’accoglienza riferendosi in particolare alle opere in carico al suo assessorato, tra cui la “Casa fratelli tutti”, comunità destinata ai senza tetto della città. Terminati i saluti, si sono succedute le testimonianze delle famiglie invitate.

L’amore coniugale “vissuto nella sua dimensione vocazionale” è stato raccontato da Antonella e Rosi che con le loro famiglie hanno risposto alla chiamata di essere genitori dei bambini accolti nelle case fondate dai Padri Rogazionisti a Messina. La loro testimonianza ha reso ancora più evidente che l’accoglienza famigliare è un cammino sempre nuovo e affascinante in cui non si può essere da soli. Avere una rete intorno (volontari, figure specialistiche, sostenitori) è un dono che “indica una speranza al cammino di tutti”, come si evince dalle parole di Lorena e Giancarlo che offrono il loro sostegno come famiglia di supporto.

Che “ogni gesto di accoglienza è un gesto di speranza” è chiaro e tangibile nella testimonianza di Sara, professionista che svolge il suo lavoro come vocazione  all’accoglienza e “ad un amore infinito al destino dell’altro”. Quando tutto “diventa contraddittorio e negativo”, la casa di Sara e di suo marito Nino continua ad essere una dimora di accoglienza nell’abbraccio di cuori feriti, portatori di bisogni sempre nuovi e complessi.

La libertà generata dall’accoglienza è testimoniata da Anna che insieme al marito e alla figlia hanno aperto la loro famiglia all’affido, per lunghi e brevi periodi, a bambini in attesa di adozione oltre che a minori stranieri non accompagnati.

Luca e Lidia hanno poi raccontato la loro esperienza di famiglia adottiva, maturata e vissuta all’interno dell’associazione Famiglie per l’Accoglienza, e il bene che ne hanno ricevuto. È vivo in loro il desiderio manifestato di una compagnia con cui condividere gioie e fatiche del loro cammino.

Tutte storie di famiglie accoglienti che hanno reso evidente come, vivendo le proprie situazioni particolari, è possibile essere testimoni e compagnia per altri e generare luoghi di speranza in cui si vive l’esperienza di essere e di sentirsi amati.

Maria Muscherà