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Chi di noi merita l’accoglienza? Il cammino adottivo “vale la pena”?

Lo scorso 27 febbraio una trentina di famiglie si sono ritrovate per condividere il cammino adottivo. A tema una sfida personale e associativa: “Come viviamo l’accoglienza?”. Molte sono state le testimonianze e contributi dei partecipanti. Qui alcuni brevi appunti.

2016-03-07 17.08.46 Durante la serata alcune famiglie hanno raccontato i recenti avvenimenti del loro percorso adottivo e qualche famiglia ha “presentato” il figlio adottato e recentemente accolto in casa. E’ questo un momento di stupore e gratitudine per l’esito buono di un cammino, quello adottivo, spesso faticoso ma anche ricco di possibilità di crescita a prescindere dall’esito. In apertura di discussione Massimo ha sottolineato: “L’origine dell’accoglienza poggia su una compagnia, un essere accompagnati in questo cammino”.

Cristina R. ha aggiunto: “Alcune volte è impressionante considerare, come raccontava un amico, che la persona che accogliamo possa avere il volto di Gesù che entra in casa nostra. ‘Chi accoglie me…’ “.

Si sono susseguiti poi molti altri spunti. Ad esempio, Luciana ha raccontato di alcune difficoltà: “L’accoglienza passa anche dai piccoli gesti che talvolta sembrano nulla. Di fronte a momenti di scontro talvolta non mi rimane altra possibilità che quella di una cura più discreta nei confronti di mio figlio. Una possibilità di rapporto, nei momenti difficili, passa dal fare un ‘passo indietro’ rispettando la libertà, talvolta burrascosa, di un figlio accolto che sta diventando un uomo”.

E Cristina A. ha posto l’accento su ciò che sostiene il cammino: “Chi di noi può meritare l’accoglienza? Non è questo solo uno sforzo che dipende dalle nostre forze ma tantopiù una grazia di cui siamo oggetto. Nel chiaroscuro del quotidiano certe volte si vedono barlumi di paradiso. Non è il limite quello che ci costituisce ma un rapporto di amicizia ed amore verso noi stesso che è messo in atto anche da una compagnia di amici”.

Molti interventi hanno messo al centro il tema del perdono: degli sbagli e provocazioni dei propri figli, che tavolta cercano un sostegno urlando un disagio di fronte alle loro difficoltà, di quelli del marito e di quelli personali. E poi una domanda che è emersa anche durante la serata: “Ma ne vale la pena?”.  Sullo sfondo una certezza: il Signore chiede ad ognuno un passo di responsabilità per crescere nel cammino personale e familiare.

Il prossimo appuntamento del Gruppo Adozione a Milano
Sabato 19 Marzo 2016, alle ore 19.00
presso l’Oratorio San Protaso, via Osoppo 2, Milano.

Spunti di discussione per l’incontro del 19 marzo
“Uno dei brani del Vangelo che amo di più è quello delle nozze di Cana, dove si capisce, tra l’altro, che cosa vuole dire che la Madonna intercede per noi. Le sue parole: ‘Non hanno più vino’ indicano il suo sguardo su di noi e, in particolare, sulla famiglia, sugli sposi. ‘Non hanno più vino’ cosa vuole dire? Il vino in cosa si differenzia dall’acqua? Dal fatto che ha gusto, ha sapore, e dà sapore a quello che si mangia. Il pasto senza vino perde di gusto. E poi, dice il salmo, riscalda il cuore dell’uomo. ‘Non hanno più vino’ vuole dire che non hanno più gusto nel vivere, non hanno più gioia, perché manca ciò che dà gusto e gioia alla vita famigliare. Non hanno più vino vuole dire che non si vogliono più bene. Il vino è la carità reciproca, è l’amore. Allora davvero la Madonna è ‘Regina della famiglia’, perché intercede per gli sposi presso Gesù. A Washington Rupnik ha da poco realizzato un mosaico bellissimo in cui è descritta la storia della salvezza ed ha raffigurato anche l’episodio delle nozze di Cana. È interessante perché mostra che è solo quando l’acqua viene versata che diventa vino. Perché? Cosa vuole dire? Significa che è solo nell’atto dell’offerta che la natura viene trasformata dalla Grazia. Solo consegnandoti totalmente a Lui il tuo nulla, la tua mancanza di amore e di carità vengono convertiti in quell’amore senza misura di cui solo Dio è capace. Senza il tuo sì, senza la tua libertà, la Grazia non agisce”. Don Emanuele Silanos, intervento in occasione del Convegno dei responsabili di Famiglie per l’Accoglienza, novembre 2015.

Che esperienza fai nella tua famiglia di gioia e gusto nel vivere? Quando appaiono svanire o essere lontani da dove riparti? Come inizi nuovamente?

Informazioni e conferme
Per poter organizzare bene la serata, vi preghiamo di voler dare conferma della vostra partecipazione segnalando il numero di bambini presenti, inviando un email all’indirizzo adozione.fpa.milano@gmail.com entro giovedì 17.3.2016

Incontro successivo
16 Aprile 2016