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Govindo: “un concepimento nel cuore”

Govindo, il dono di Madre Teresa. Un dono per Marina, Tommaso ed i loro quattro figli. Ed anche per tutte le persone che incontrano la loro storia.

Una storia d’amore, un concepimento nel cuore, una gestazione difficile e lunga. Un bambino che nessuno voleva, tranne Madre Teresa, lì all’orfanotrofio Shishu Bhavan di Calcutta. Un bambino malato, ferito dalla malattia e dell’abbandono, eppure così bisognoso d’amore da superare la gabbia fisica per riuscire a comunicare in qualche modo il suo bisogno. È lui, Govindo, il primo a scegliere Marina come madre, quando si incontrano la prima volta. Lui così piccolo e fragile, bisognoso di essere amato e capace a sua volta di amare, nel suo modo unico e speciale. Per Marina questo figlio è abitato dal Mistero che fa tutte le cose, che la chiama a sé, la vuole a sé in modo inequivocabile ed inderogabile attraverso la sua carne. Impossibile non cedere. Fino all’adozione. Si percepisce nelle parole di questa madre un rispetto ed un amore unici verso questo figlio privilegiato. Tommaso, il marito, come lo sposo di Maria, sta, discreto e silenzioso e capisce che tra quei due è accaduto qualcosa che solo Dio conosce. Accetta il Disegno buono e se ne fa carico, con amore paterno. I loro figli che amano questo fratello fin da subito, senza paura e con tanta semplicità come solo i bambini sanno fare. Tutta la loro storia insieme la si scopre leggendo il libro. Ho versato molte lacrime di commozione, di fronte alla profondità e alla bellezza di questa famiglia e di queste vite che il Destino ha intrecciato, di fronte a questo Amore gratuito ed immenso. E di fronte a Govindo. Al suo essere luce e amore, semplicità e gioia di vivere, tenerezza e forza estrema, in un corpo malato, puro bisogno di amore, capace a sua volta di donarlo.

Sangeetha