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La malinconia del cuore è un bene da custodire

Simona di Bergamo ci racconta le proprie impressioni sulla serata del gruppo adozione del 21 novembre 2020, in videocollegamento con don Eugenio Nembrini.

Accade a volte che degli avvenimenti, delle parole ti sorprendano e scopri che ti sono entrate dentro; è come se si fossero infilate in una delle pieghe del tuo essere. Forse, come ci ha detto don Eugenio, diventano parte di quella colla che tiene insieme i cocci del nostro vaso, rappresentandone la parte più preziosa, accrescendone il valore ogni volta che ne scopriamo un altro pezzo.
Ringrazio don Eugenio per avermi ricordato che la malinconia del cuore è un bene grande da custodire, quella stessa malinconia che i nostri figli hanno dentro a dismisura, quella che tiene vivo il desiderio di Bene. Ci ha esortato a custodirla, ad abbracciarla, suggerendo che solo così le persone a cui vogliamo bene potranno amare la loro.
Quella sera ci ha detto che il tempo è la tenerezza di Dio e, quando si scopre questo, non c’è più un istante inutile. Questa cosa non è per me solo una consolazione, in un periodo di così grande prova per ciascuno di noi, per qualcuno con delle ferite molto dolorose, e mi interroga. Mi scuote, quando mi accorgo che mi lascio vivere in un tempo che mi sembra sospeso, illudendomi che il dolore si possa anestetizzare. Sento che il dolore scorre nel mio essere e riempie un’altra crepa tra due cocci che solo ora scorgo. Come ci ha suggerito l’altra sera, lascio che il buon Dio si occupi dei miei cocci, e io, in questo tempo che ci è donato, imparo ad amarli.

Simona