
In vacanza a Varigotti
Noi liguri conosciamo bene Varigotti, splendido borgo della Riviera di Ponente, e tante volte abbiamo frequentato la Casa san Francesco, luogo di accoglienza dove anche don Giussani fu ospitato agli inizi della storia di Gioventù Studentesca. Questa volta però l’occasione è particolare: si incontrano qui le case di Dimore per l’accoglienza, per un breve soggiorno insieme, adulti e bambini. Come nelle precedenti vacanze di qualche anno fa – a Firenze, Roma, Massa Marittima – è un popolo particolarmente vivace quello che invade le sale della casa. Si va dai pochi mesi della più piccola ai vent’anni dei più grandi, e si sentono accenti liguri, veneti, lombardi, romagnoli e piemontesi… ci sono i genitori delle varie Dimore, ma anche alcune mamme accolte ed educatori.
Le giornate trascorrono tra passeggiate, giochi e momenti di incontro.
La salita alla Torre di Varigotti, le foto davanti al panorama che spazia su tutta la Riviera; poi il cammino lungo il sentiero che conduce all’antica chiesa di san Lorenzo; la visita alla Badia di Finalpia, dove un simpatico frate coinvolge i ragazzi con il racconto dell’attività di apicoltura. Infine un’ultima tappa panoramica, Borgio Verezzi e la sua terrazza aperta al mare.
E’ davvero sorprendente come bambini e ragazzi che si vedevano, quasi tutti, per la prima volta, in un attimo abbiano vinto l’estraneità, e scherzino tra loro, si raccontino le loro storie, giochino da amici. Bellissimo vedere grandi e piccoli sulla spiaggia mentre giocano a bandiera!
Per noi grandi queste giornate sono, come sempre, l’occasione per dirsi la vita nelle case, gli avvenimenti e le fatiche, confrontandoci e sostenendoci, programmando insieme gli appuntamenti futuri.
Anche le serate trascorrono gioiosamente. È bello sentire al telefono Lia Sanicola, fondatrice di “Dimore”, che per problemi di salute non può essere con noi, e che ci incoraggia a proporre la nostra esperienza di amicizia alle case-famiglia che incontriamo. Oppure ascoltare un amico giovane sacerdote che racconta la sua esperienza in missione; o rivedere le immagini delle passate vacanze dove tutti si riconoscono…un po’ più giovani! E infine si canta insieme.
Quello che sembrava arduo organizzare, ma che tutti desideravamo, si conclude con lo stringersi di un legame e una nuova spinta nel vivere il quotidiano delle nostre case, certi di una compagnia lieta che condivide il nostro cammino, in tanti luoghi d’Italia.