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Soltanto l’Amore vero può generare il “noi”

Domenica 19 aprile, per l’incontro dell’assemblea dei soci, è stata organizzata a Pescara una giornata in cui i membri dell’associazione si sono potuti ritrovare e hanno condiviso, oltre al momento conviviale, anche la Santa Messa e l’ascolto della testimonianza di una famiglia.

Dopo il pranzo presso il Parc Hotel Villa Immacolata – durante il quale erano presenti, oltre alle persone già parte dell’associazione, anche numerose nuove coppie desiderose di conoscere e far parte di questa grande famiglia – il presidente Marco Bulferi  ha aperto l’assemblea dei soci con l’approvazione dei bilanci e la nomina del settimo membro del direttivo, votato a pieni voti da tutti gli associati, nella persona di Giovanna Di Nicola, già attiva nella segreteria di Famiglie per l’Accoglienza Abruzzo.

Il presidente, prima di introdurre la testimonianza di Dino e Pia, ha ripreso le parole ascoltate la mattina, durante l’omelia di Don Cristiano Marcucci: “Tutti abbiamo delle ferite, ma solo mostrandole agli altri, come ha fatto il Cristo risorto, permettendo a tutti di guardare e perfino di toccare le sue mani, i suoi piedi ed il suo costato trafitti, diamo la possibilità a coloro che incontriamo di risorgere. Ed è proprio quello che fa la nostra associazione, non abbiamo paura di mostrare agli altri le nostre ferite, perché attraverso di esse le famiglie sofferenti che incontriamo possono iniziare un percorso di rinascita”.

DSC_1397 Dino e Pia ci hanno donato la loro presenza, genitori di 10 figli, di cui tre in cielo, hanno  testimoniato che prima di generare dei figli o di adottarli, è necessario prima di tutto generare un “Noi” nella coppia, a discapito dell’io, attraverso un cammino non sempre facile. “Solo l’Amore vero può generare il Noi” – ha affermato Pia  – il resto è sentimentalismo”. Poi ha aggiunto “Lo sposo che Dio mi ha regalato è il più bel dono, poi vengono i figli”. Gli ostacoli e le difficoltà incontrate nella loro vita sono sempre state affrontate con questo Noi, generato dal Sacramento del Matrimonio e rinnovato continuamente da un cammino di fede alla sequela di Cristo. Tutto ciò ha permesso loro di affrontare con grande affidamento anche la missione in Estonia e poi l’arrivo del quinto figlio, Stefano, con la sindrome di Down.

Per Dino e Pia non esistono insuccessi quando c’è l’Amore, il primo successo è il Sì iniziale che si dice, anche nel percorso dell’adozione: “Con l’Amore non si può scendere a compromessi, il Sì deve essere totale”. Dino ha aggiunto: “Ci possono essere dei momenti difficili nella famiglia, a volte ci si ferisce tra marito e moglie e con i figli, ma poi è fondamentale il perdono, da qui si ha la possibilità di risorgere ogni volta”. Al termine dell’incontro, prima dei saluti finali, è stato anche comunicato che a breve ricomincerà il mini-corso per tutte le coppie che hanno appena iniziato l’iter adottivo o che desiderano conoscere qualcosa in più sull’adozione.

Emanuela Molino