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Prima festa delle famiglie accoglienti a Bergamo. Il racconto di Nicola

Domenica 20 settembre si è svolta a Bergamo la prima Festa delle famiglie accoglienti che ci ha visti coinvolti come Famiglie per l’Accoglienza con altre associazioni familiari, i servizi affidi provinciali e alcune realtà del volontariato, nel preparare e promuovere il percorso che ha portato a questa giornata. E’ stato l’esito di un lavoro durato tutto questo anno sociale e che ha avuto come primo obiettivo quello di raccogliere dalle diverse realtà, la ricchezza delle esperienze di affido vissute e renderle visibili attraverso elaborati artistici di alcuni alunni del Liceo artistico della città.IMGP1055

L’evento si è svolto in due momenti diversi: la mattina, presso il teatro Qoelet, con un convegno sul tema dell’affido e la mostra dei lavori artistici ed il pomeriggio, nella bella cornice del parco Turani, si è dato spazio ad una festa organizzata dalle associazioni partecipanti e aperta a tutti. Il parco è meta, soprattutto nelle giornate festive, di tantissime famiglie.

Tra i vari interventi del convegno ho trovato molto significativa la lezione della dott.ssa Paola Milani, ricercatrice dell’Università di Padova. Mi ha colpito la sua grande competenza sul tema, unita alla passione e all’attenzione per il destino dei bambini. Con una proposta educativa ci ha dato non solo nuovi spunti per giudicare le nostre personali esperienze, ma ha anche trasmesso il desiderio e la bellezza del gesto che sono più importanti di qualsiasi nozione “tecnica”. In questo senso, il suo intervento è stato importante e stimolante: ho scorto tracce di quella caritas cristiana che ha come centro dell’opera Cristo stesso.

La giornata è proseguita con giochi, laboratori, sole e palloncini. Tanti palloncini lasciati salire al cielo, come una piccola e colorata preghiera di fine estate. Mi sono recato al parco contento della mia vita, della mia scelta di aderire a “Famiglie per l’Accoglienza”. Anche se per ora a me e a mia moglie non è stato ancora affidato un figlio insieme stiamo facendo un’esperienza di ospitalità di due bambine nigeriane che stanno con noi il fine settimana.

Vedere, durante la giornata, così tante persone aderire a una esperienza o comunque partecipare alla fatica e alle difficoltà di chi sceglie di accogliere dei figli in affido mi ha confortato tantissimo. Il bene vissuto in questa giornata ce lo siamo portati a casa e ci aiuta a vivere con gratuità quello che ci viene chiesto, certi dell’amore che Dio per primo ci dona, ogni giorno.

Nicola